BRAWL STARS, IL GIOCO CHE SPOPOLA TRA I GIOVANI

Nelle ultime settimane, le chat di gruppo di molti adolescenti si stanno riempiendo di link e i corridoi della nostra scuola sono popolati da ragazzi e ragazze con il cellulare in orizzontale pronti a giocare. 

Ma che cosa ha conquistato e sta conquistando l’interesse e l’attenzione degli studenti? 

Il videogioco in questione è “Brawl Star”, un gioco d’azione nato in Canada nel 2017 che si è diffuso in tutto il mondo l’anno successivo. 

È un gioco a squadre composte da due a dieci giocatori che si sfidano con gli appositi avatar (chiamati proprio “Brawler”) e che possono suddividersi in raro, super-raro, epico, mitico e leggendario. Ogni “Brawler” ha diverse abilità che si conquistano vincendo le competizioni e accumulando premi e trofei. 

Apparentemente, non sembra avere nulla di speciale o di nuovo, ma ultimamente sta spopolando tra gli adolescenti. Proprio per questo, ci siamo domandati il motivo di questo successo e siamo giunti alla conclusione che gli unici a potercelo spiegare sono proprio i giocatori. 

Ecco alcune delle loro risposte. 

“Gioco a Brawl dal 2018 e ho cominciato solo perché al tempo era una novità; da quel momento, alterno mesi in cui gioco a mesi in cui disinstallo l’app. 

Ultimamente, ho ripreso a giocare perché vedo gli altri farlo e per scacciare la noia; non mi diverte particolarmente, anzi, come tutti, spesso mi arrabbio quando perdo!

Tendo a giocare tre o quattro partite quando voglio staccare la testa da tutto o quando ho tempo libero a scuola, dopodiché smetto.” 

“Ho iniziato a giocare nel 2018, ma ho smesso e ripreso parecchie volte da allora; adesso gioco principalmente perché ci giocano tutti, non perché mi piaccia davvero così tanto.” 

“A febbraio ho ricominciato a giocare a Brawl perché su Tik Tok è spopolato; mi piace come gioco perché mi fa stare in compagnia e mi aiuta a non pensare, quando ho bisogno di distrarmi.” 

“Ho provato a giocare a Brawl, ma non mi piace; lo trovo difficile e, personalmente, preferisco passare l’intervallo a chiacchierare piuttosto che giocare con il telefono.” 

Dalle risposte di alcuni dei nostri compagni possiamo presumere che questa sia solo una delle tante mode che hanno influenzato le abitudini della società; presto, quindi, ne arriverà un’altra che la soppianterà.

Per adesso, però, questa tendenza non sembra avere intenzione di finire. 

“Brawl Star”, dunque, non ha nulla di speciale, è solo un modo che permette ai ragazzi di stare in compagnia, di distrarsi e di passare il tempo.