“Non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli…”
Oggi ricorre in tutto il mondo l’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, istituita nel 1970. È la più grande manifestazione internazionale dedicata all’ambiente e alla salvaguardia del nostro Pianeta.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione mondiale su alcune tematiche attuali: il cambiamento climatico, la conservazione della biodiversità, la riduzione dell’inquinamento e la promozione di pratiche sostenibili.
Quest’anno il tema sarà “Planet vs Plastics”. Questo materiale, che ha cambiato e facilitato in molti aspetti la nostra quotidianità, rappresenta oggi un grande problema. L’impegno proclamato è di porre fine all’utilizzo incontrollato della plastica, promuovendo una riduzione del 60% della produzione entro il 2040.
Il fast fashion è uno dei grandi responsabili della dispersione della plastica: quasi il 70% degli indumenti è prodotto con petrolio grezzo, con il conseguente rilascio di microfibre nell’ambiente.
L’industria dell’abbigliamento produce ogni anno più di 100 miliardi di capi. Questa sovrapproduzione ha innescato l’abitudine a un consumo eccessivo e alla moda dell’ “usa e getta”. Oggi le persone acquistano il 60% di vestiti in più rispetto a 15 anni fa, utilizzando ogni capo per un tempo inferiore.
Una delle modalità più utilizzate per calcolare l’effetto delle nostre attività sull’ecosistema è l’impronta ecologica. Cliccando sul link di seguito, sarà possibile rispondere ad alcune domande e conoscere questo indice a livello personale: https://www.footprintcalculator.org/sponsor/FR/it
La Giornata della Terra rappresenta, quindi, un invito a riflettere e a comprendere il nostro impatto sull’ambiente. Tutti noi possiamo promuovere azioni sostenibili, riducendo gli sprechi, prestando più attenzione ai consumi e alla raccolta differenziata.