La pratica quotidiana della non violenza

Gli alunni della classe 3C CMB.CBS dell’istituto Q.Sella di Biella, durante il mese di novembre, hanno affrontato un percorso didattico  – educativo, legato alla materia lingua inglese, basato sul tema della “non violenza”.

Punto di partenza è stato il termine sanscrito Ahiṃsā (अहिंसा) composto da a, “non”, e hiṃsā, forma del verbo han “uccidere” o “nuocere”, che sottende appunto il concetto dell’assenza di violenza. All’origine visto come “assenza del desiderio di uccidere” qualunque essere vivente, nell’accezione odierna implica una serie di valori positivi, come compassione, amicizia, gentilezza, atti a regolare la convivenza civile e pacifica tra tutti gli esseri.

Il progetto si è sviluppato in tre differenti fasi che hanno chiamato in causa tre sfere differenti dell’agire quotidiano: la parola, l’azione ed il cibo.

Per quanto riguarda il primo aspetto, la parola, è stato coinvolto il cantante e compositore Sam la Vie (Shyam Govinda) le cui canzoni, in lingua inglese, inneggiano alla tolleranza, al rispetto reciproco tra esseri umani, alla relazione armoniosa tra l’uomo e il mondo animale / vegetale. Gli alunni hanno visionato i video di tre canzoni sul canale Youtube dell’artista e successivamente, come esercizio di listening (Sravanam in sanscrito), hanno effettuato la trascrizione del testo secondo quanto compreso focalizzando l’attenzione su tutte quelle parole che esprimono valori positivi per l’evoluzione personale. A continuazione, attraverso la piattaforma digitale zoom, si è svolto un incontro con il cantautore per confrontare la giustezza di quanto trascritto e, soprattutto, per partecipare tutti assieme alla bellezza del canto e della glorificazione (Kirtanam in sanscrito) della Vita e del sentimento di unione che ci accomuna.

Queste sono le parole della studentessa Camilla riguardo a quest’esperienza:

“The song “Joy, Bliss and Love” connects all souls in a choir of Hope. It’s a tribute to the oneself’s discovery and the place one comes from. It pushes people to go out to the streets and let themselves go in a dance full of these emotions that connect us: joy, bliss and love.
It considers them from a very spiritual point of view, singing the name of Krishna.
Joy: the happiness of living that can generate good feelings into other living beings.
Bliss: inner peace, harmony with the world and with God.

Love: that emotion that can combine 2 souls and their feelings in a single form.”

Il secondo passo, l’azione, è stato affrontato coinvolgendo la comunità rurale Goloka Ecofarm, sita nell’entroterra savonese. In classe si sono visti e commentati una serie di video condivisi da Abhiram Thakur, uno dei membri fondatori del progetto, nei quali viene spiegato e documentato come prendersi cura, amare e proteggere le mucche sviluppando una relazione affettiva con questi magnifici essere viventi. All’interno del centro rurale vengono messi in atto i principi del concetto di Ahimsa attraverso il non sfruttamento degli animali ai soli fini commerciali. Le mucche sono libere di pascolare in un ambiente protetto, la prole non viene separata dalla madre che fornisce loro il latte quotidiano necessario ed il rimanente viene munto ed utilizzato sia per il fabbisogno dei residenti della comunità sia per la produzione di piccole quantità di prodotti caseari. Il punto cardine di questo progetto è la non macellazione delle mucche che sono libere di vivere la loro esistenza e morire di morte naturale.

Gli alunni, per testare la loro abilità nell’ambito translating, si sono cimentati nella traduzione dall’italiano all’inglese di una brochure descrittiva, dal titolo “Adotta una mucca”, relativa ad un progetto partecipativo che prevede la possibilità di adottare a distanza una mucca, vederla crescere e poterla andare a trovare in qualsiasi momento che una persona desideri.

Aurora, incaricata di supervisionare lo svolgimento del lavoro, dice in merito:

“A few days ago our English teacher, had us translate a text about the importance of adopting a cow. It was a beautiful experience. I learned a lot from this translation. Adopting a cow in a farm without mistreatment is an enriching and rewarding experience. It can be an ideal option for those who want to support sustainable agriculture and animal protection. It allows you to learn about animal care, as well as develop an emotional bond with your new bovine friend. It was also nice to “virtually meet” the cows that can be adopted.”

Infine, l’ultima parte di quest’arricchente esperienza di studio, ha preso in esame il cibo. Era previsto un incontro on-line con un esponente della comunità rurale spirituale Villa Vrindavana, sita tra le colline del Chianti fiorentino, ma purtroppo per problemi tecnico-logistici si è dovuto rimandare ad un’altra occasione. L’attività permetterà di verificare la capacità di produzione orale degli alunni, speaking, in un momento di dialogo che verterà sulle buone abitudini alimentari sia dal punto di vista salutare che dal punto di vista etico e del rispetto di tutti gli esseri viventi. Nell’attesa, grazie alla gentilezza di Bhaktin Karyna, responsabile della protezione delle mucche della struttura, i ragazzi hanno potuto assaggiare degli squisiti dolci prodotti con il latte proveniente dagli animali protetti. Hanno avuto la fortuna di poter assaggiare quello che viene definito un Gusto Superiore, anche conosciuto in sanscrito come Maha Prasadam: ovvero libero da violenza ed in grado di nutrire il corpo ma soprattutto lo spirito.

Per concludere, queste sono le riflessioni finali di Cristina:

“In the last English lesson, one of dear friends of our teacher, sent us some really cute sweets to share. Besides having really beautiful and interesting shapes they were also really sweet and yummy. We ate them all. It was a funny and interesting experience and for that we have to thank our kind teacher and his friends, that were more than happy to show us their appealing way of living.”